Abbiamo bisogno di un movimento popolare che si mobiliti per la rigenerazione ecologica e la trasformazione sistemica.
Si appresta a fallire catastroficamente una delle più grandi iniziative filantropiche al mondo per affrontare i cambiamenti climatici, secondo un documento sulla strategia che definisce il piano quinquennale dell’iniziativa.
Il documento sulla strategia, pubblicato a gennaio dalla William and Flora Hewlett Foundation, rappresenta il terzo rinnovo dell’iniziativa Climate Works, originariamente fondata nel 2008. L’iniziativa è stata realizzata mediante la Climate Works Foundation, in coordinamento con altre grandi fondazioni filantropiche, la Packard e la McKnight Foundation.
Il documento sulla strategia della Hewlett Foundation, intitolato Climate Initiative Strategy 2018-2023, riflette sull’approccio strategico alla base del processo che ha portato lo scorso dicembre all’annuncio che la fondazione avrebbe impegnato 600 milioni di dollari, per affrontare il cambiamento climatico nei prossimi cinque anni: un aumento del 20%, rispetto al precedente finanziamento.
La quinta più grande fondazione negli Stati Uniti, la Hewlett Foundation è uno dei più influenti finanziatori statunitensi per il clima e l’energia, che stabilisce tradizionalmente il programma per altre importanti fondazioni in queste aree. Ogni anno, la filantropia per il clima spende tra 600 milioni e 1,2 miliardi di dollari.
Ma il documento sulla strategia di Hewlett è completamente da rivedere, nei confronti della scienza più recente, sulla velocità e la portata delle azioni necessarie per evitare pericolosi cambiamenti climatici.
Adotta un approccio sconsiderato, minimizzando la riduzione delle emissioni, richiedendo investimenti per tecnologie dubbie e non provate per le emissioni negative(1), ignorando le prove emergenti di tecnologie più promettenti e oscurando l’urgenza di cambiamenti economici rivoluzionari.
Si appresta a fallire catastroficamente una delle più grandi iniziative filantropiche al mondo per affrontare i cambiamenti climatici, secondo un documento sulla strategia che definisce il piano quinquennale dell’iniziativa.
Il documento sulla strategia, pubblicato a gennaio dalla William and Flora Hewlett Foundation, rappresenta il terzo rinnovo dell’iniziativa Climate Works, originariamente fondata nel 2008. L’iniziativa è stata realizzata mediante la Climate Works Foundation, in coordinamento con altre grandi fondazioni filantropiche, la Packard e la McKnight Foundation.
Il documento sulla strategia della Hewlett Foundation, intitolato Climate Initiative Strategy 2018-2023, riflette sull’approccio strategico alla base del processo che ha portato lo scorso dicembre all’annuncio che la fondazione avrebbe impegnato 600 milioni di dollari, per affrontare il cambiamento climatico nei prossimi cinque anni: un aumento del 20%, rispetto al precedente finanziamento.
La quinta più grande fondazione negli Stati Uniti, la Hewlett Foundation è uno dei più influenti finanziatori statunitensi per il clima e l’energia, che stabilisce tradizionalmente il programma per altre importanti fondazioni in queste aree. Ogni anno, la filantropia per il clima spende tra 600 milioni e 1,2 miliardi di dollari.
Ma il documento sulla strategia di Hewlett è completamente da rivedere, nei confronti della scienza più recente, sulla velocità e la portata delle azioni necessarie per evitare pericolosi cambiamenti climatici.
Adotta un approccio sconsiderato, minimizzando la riduzione delle emissioni, richiedendo investimenti per tecnologie dubbie e non provate per le emissioni negative(1), ignorando le prove emergenti di tecnologie più promettenti e oscurando l’urgenza di cambiamenti economici rivoluzionari.
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