Una lucetta rossa che paghiamo molto cara. Talvolta
inconsapevolmente, per pura ignoranza, in altri casi per banale
disattenzione. In ogni caso il costo dello spreco dello stand-by è davvero gigantesco. Sessanta miliardi di euro l’anno nel mondo, circa 80 euro per ogni famiglia italiana,
1 miliardo di litri di acqua che servono per produrre l’elettricità
sprecata. Tutto per nulla. Ma andiamo con ordine. Vediamo che cosa è
esattamente lo stand-by e come funziona. Quali sono i suoi costi. E
quali i semplicissimi rimedi.
Lo standby è uno spreco molto diffuso nel mondo: nell’intero pianeta vale 60 miliardi di euro, nelle nostre bollette può significare un aggravio pari al 7-9 per cento del costo complessivo, con una cifra pro-capite di circa 500 euro totali. Inoltre, l’energia così sprecata è anche un danno ambientale considerando le emissioni di CO2 che si potrebbero invece evitare.
CONSUMI ENERGETICI ELETTRODOMESTICI IN STANDBY
I conti più attendibili, fatti sulla base di misurazioni e controlli sul campo, dicono che questa distrazione, questa totale indifferenza nei confronti dello spreco, nelle case degli italiani che sono al mare o in montagna, soltanto per il mese di agosto costa 15 euro. Un vero record su base annuale, a conferma del fatto che diventiamo più spreconi proprio quando alcuni consumi elettrici, pensate all’uso del computer o alla tv, dovrebbero diminuire per effetto del tempo trascorso fuori casa e lontani dagli uffici. Il puntino rosso, apparentemente innocuo, in realtà comporta ancora consumi che poi paghiamo nelle bollette.Lo standby è uno spreco molto diffuso nel mondo: nell’intero pianeta vale 60 miliardi di euro, nelle nostre bollette può significare un aggravio pari al 7-9 per cento del costo complessivo, con una cifra pro-capite di circa 500 euro totali. Inoltre, l’energia così sprecata è anche un danno ambientale considerando le emissioni di CO2 che si potrebbero invece evitare.
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