martedì 23 gennaio 2018

Strappiamo il potere ai miliardari

Ecco dove siamo in quanto pianeta nel 2018: dopo tutte le guerre, le rivoluzioni e I vertici internazionali  degli ultimi 100 anni, viviamo in un mondo in cui una piccolo gruppo di individui incredibilmente ricchi, esercitano livelli di controllo sproporzionati sulla vita economica e politica della comunità globale.
Anche se è difficile da comprendere, il fatto è che le sei persone più ricche della terra ora possiedono più ricchezza della metà povera della popolazione del mondo, cioè 3,7 miliardi di persone. Inoltre l’1% di chi ha i redditi più elevati ora ha più denaro del 99% dei poveri. Nel frattempo, mentre i miliardari mostrano la loro opulenza, quasi una su sette persone lotta per sopravvivere con meno di 1,25 $ al giorno (1,021 euro), e cosa terrificante, circa 29.000 bambini muoiono quotidianamente per cause del tutto prevedibili come: diarrea, malaria e polmonite.
Allo stesso tempo, in tutto il mondo, le élite corrotte, gli oligarchi e le monarchie anacronistiche spendono miliardi per gli sperperi più assurdi. Il Sultano possiede circa 500 Rolls-Royce e vive in uno dei palazzi più grandi del mondo, cioè un edificio con 1.788 stanze che una volta è stato valutato 350 milioni di dollari. In Medio Oriente, che vanta 10 dei più ricchi monarchi del mondo, i giovani reali vanno in giro per il globo con jet, mentre quella regione ha il più alto tasso di disoccupazione giovanile del mondo, e almeno 29 milioni di bambini vivono in povertà e non hanno la possibilità di avere alloggi decenti, acqua potabile o cibo nutriente. Inoltre, mentre centinaia di milioni di persone vivono in condizioni pessime, i mercanti di armi del mondo diventano sempre più ricchi dato che i governi spendono trilioni di dollari per le armi.
Negli Stati Uniti, Jeff Bezos, fondatore di Amazon, e attualmente la persona più ricca del mondo, ha un netto del valore di più di 100 miliardi di dollari. Possiede almeno 4 palazzi che insieme hanno un valore di più di 100 miliardi di dollari. Come se non bastasse, sta spendendo 24 milioni di dollari per la costruzione di un orologio che verrà posto in una cava in  una montagna in Texas e  che si presume funzionerà per 10.000 anni. Però, nei magazzini di Amazon in tutto il paese, i dipendenti di Bezos spesso lavorano per lunghe ed estenuanti ore e guadagnano salari così bassi che devono contare su Medicaid*, sui buoni spesa e l’edilizia abitativa pubblica pagata  dai contribuenti statunitensi.
Non solo quello, ma in un periodo di enorme ricchezza e disuguaglianza economica, le persone di tutto il mondo stanno perdendo fiducia nella democrazia – governo dal popolo, per il popolo e del popolo. E’ sempre di più riconosciuto che l’economia globale è stata manipolata per ricompensare coloro che sono  ai vertici sociali, a spese  di tutti gli altri che quindi sono arrabbiati.
Milioni di persone lavorano per più ore e con salari inferiori rispetto 40 anni fa, sia negli Stati Uniti che in molti altri paesi. Osservano, sentendosi impotenti di fronte a pochi potenti che si comprano le elezioni e a un’ élite economica e politica che diventa più ricca, anche quando il futuro dei loro figli diventa più oscuro.
In tutta questa disparità economica, il mondo sta assistendo a un allarmante aumento di autoritarismo e di estremismo di destra che trae energia, sfrutta e amplifica i risentimenti di chi è lasciato indietro e soffia sul fuoco dell’odio etnico e razziale.
Ora, più che mai, chi  di noi crede alla democrazia e al governo progressista, deve unire le persone a basso reddito e i lavoratori di tutto il mondo per seguire un’agenda che riflette le loro necessità. Invece di odio e dissenso, dobbiamo offrire un messaggio di speranza e solidarietà. Dobbiamo sviluppare un movimento internazionale che sfidi l’avidità e l’ideologia della classe dei miliardari e che ci conduca in un mondo di giustizia economica, sociale e ambientale. Sarà una lotta facile? Certamente no, ma è una battaglia che non possiamo evitare. I rischi sono proprio troppo grandi.
Come Papa Francesco ha giustamente osservato in un discorso in Vaticano nel 2013: “Abbiamo creato nuovi idoli. L’adorazione del vitello d’oro dei tempi antichi ha trovato una nuova e crudele immagine nel culto del denaro e nella dittatura di un’economia che è senza volto e che manca di qualsiasi scopo realmente umano.” Ha continuato: “Oggi tutto rientra nella legge della competizione e della sopravvivenza dei più    dove i potenti si nutrono di coloro che non ha potere. Di conseguenza, le masse popolari si trovano escluse ed emarginate: senza lavoro, senza possibilità, senza nessuna possibilità di fuga. “
Un nuovo movimento internazionale progressista si deve impegnare ad affrontare la disuguaglianza strutturale sia tra le nazioni che al loro interno. Tale movimento deve superare le mentalità del “culto del denaro” e della “sopravvivenza dei più adatti” , dalle quali ha messo in guardia il Papa. Deve sostenere le politiche nazionali e internazionali mirate a elevare i livelli di vita dei poveri e delle classe operaia – a iniziare dalla piena occupazione e da un salario sufficiente per vivere e fino all’educazione superiore e a giusti accordi commerciali. Inoltre, dobbiamo controllare il potere delle grosse aziende e impedire la distruzione ambientale del nostro pianeta come conseguenza del cambiamento del clima.
Ecco soltanto un esempio di che cosa dobbiamo fare. Proprio pochi anni fa, la Tax Justice Network* ha stimato che gli uomini più ricchi e le aziende più grandi del mondo avevano nascosto almeno 21-32 trilioni di dollari nei paradisi fiscali d’oltremare per evitare di pagare la loro giusta parte di tasse. Se operiamo insieme per eliminare le frodi fiscali oltremare,  le nuove  entrate che verrebbero prodotte, potrebbero porre fine alla fame globale, a creare centinaia di nuovi impieghi e sostanzialmente a ridurre il reddito esagerato e la disparità di ricchezza. Potrebbe essere usata per passare aggressivamente all’agricoltura sostenibile e per accelerare la trasformazione del nostro sistema di energia lontano dai combustibili fossili e verso le fonti rinnovabili di energia.
Sfidare l’avidità di Wall Street, il potere delle gigantesche multinazionali e l’influenza della classe dei miliardari del globo, non è soltanto la cosa morale da fare, è un imperativo geopolitico strategico. Una ricerca svolta dal programma di sviluppo delle Nazioni Unite, ha dimostrato che le percezioni che hanno cittadini della disuguaglianza, della corruzione e dell’esclusione, sono tra i più costanti indicatori della possibilità che le comunità, sosterranno l’estremismo di destra e i gruppi violenti. Quando la gente capisce che le probabilità sono contro di loro, e non vedono alcuna soluzione per un ricorso legittimo, è più probabile che ricorrano a soluzioni dannose che serviranno soltanto ad aggravare il problema.
Questo è un momento cruciale nella storia del mondo. Con l’esplosione di tecnologia avanzata e con i progressi che ha portato, abbiamo ora la capacità di aumentare sostanzialmente la ricchezza globale in modo corretto. Ci sono i mezzi a nostra disposizione per eliminare la povertà, aumentare l’aspettativa di vita e creare un sistema di energia globale non costoso e che non inquina.
Questo è ciò che possiamo fare se avremo il coraggio di unirci e di affrontare gli interessi speciali potenti che vogliono semplicemente sempre di più per se stessi. Questo è ciò che dobbiamo fare per amore dei nostri figli, dei nostri nipoti e per il futuro del nostro pianeta.

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