C’è
una sola linea di politica economica, in questa zona del mondo. E’
folle, distruttiva, devastante e la detta Confindustria. Il cosiddetto
centrosinistra e la destra la condividono in pieno, battagliando – chi
sguaiatamente, chi meno – semplicemente sul chi debba gestirla e
incassare un dividendo.
La
prova si con il “decreto semplificazioni”, la cui bozza sta circolando
in queste ore. L’ha elaborata il governo giallo-rosé, con la
partecipazione addirittura della “sinistra” targata Leu, ma avrebbe
potuto benissimo presentarla la Lega o Forza Italia (da soli o in
consorzio con la Meloni).
Chi
ricorda più le proposte di Salvini, sul “zero burocrazia”, “modello
Genova” (la ricostruzione del ponte senza gare e in affidamento diretto
ad una impresa, la solita Salini Impregilo), “aprire tutti i cantieri”?
Fatto!
L’unica limitazione è l’entità degli appalti pubblici. Fino a 150.000
euro sono liberamente firmabili da ogni amministrazione pubblica (vista
la cifra, riguarda soprattutto i piccoli Comuni), mentre al di sotto dei
5 milioni di euro si procede lo stesso senza gara ma interpellando
almeno cinque imprese diverse.
La
destra avrebbe fatto di più, certo, ma parliamo di dettagli. La logica
complessiva è identica: “per far ripartire l’economia bisogna permettere
alle imprese private di fare quello che vogliono”. In tema di appalti,
vincoli ambientali, corruzione, controlli e – va da sé, anche se non c’è
ancora scritto – in materia di contratti e condizioni di lavoro.
Controlli
zero e “andrà tutto bene”. E’ la stessa logica sotto cui stanno
marcendo per l’epidemia Usa, Brasile, Gran Bretagna, Russia e in genere i
fautori dell’ultra-liberismo.
Basta
vedere quel che avverrà in termini di “burocrazia” in difesa
dell’ambiente. Com’è noto alcune grandi opere infrastrutturali, prima di
iniziare realmente, debbono attendere il Via (la “valutazione di
impatto ambientale”).
La
procedura è sicuramente farraginosa, i tempi sono spesso assai lunghi,
anche perché intorno a questa “valutazione” si accalcano spesso esperti
di ogni genere, rappresentanti diretti o indiretti (palesi o occulti)
delle aziende. Basta vedere quel che è accaduto tra epidemiologi,
virologi e persino anestesisti in materia di coronavirus…
Ma
c’è modo e modo per sciogliere certe ruggini. Quello scritto nella
bozza è certamente uno dei peggiori. Riprendiamo direttamente il
commento entusiasta di Italia Oggi:
Per
conseguire la certezza dei tempi di chiusura del procedimento si
propone: previsione dell’obbligo di presentazione sin dall’avvio del
procedimento da parte del proponente del progetto di fattibilità o del
progetto definitivo (in luogo degli attuali elaborati progettuali);
riduzione dei termini attualmente previsti; esercizio del potere
sostitutivo in caso di inerzia nella conclusione del procedimento.
Insomma,
il titolare del potere sostitutivo deve provvedere all’adozione del
provvedimento entro un termine prefissato; è anche prevista la creazione
di una procedura speciale accelerata (fast-track) dedicata
all’espletamento delle procedure Via delle opere ricomprese nel
Programma Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).
Ma
anche la “digitalizzazione della pubblica amministrazione” è
interpretata in maniera singolare, quando si tratta di rapporti con le
imprese. Queste infatti potranno “autocertificare via app” la liceità o
non pericolosità di quel che vogliono fare, e solo dopo, a babbo morto,
ci potrà essere un’attivazione dei controlli da parte degli organi
pubblici di controllo (spesso svuotati di personale e senza reali
poteri).
Non
manca neppure un vecchio classico dei tempi democristiani e
berlusconiani: il condono edilizio. Per gli “abusi leggeri” sarebbe
prevista solo una mini-sanzione.
Un paradiso dell’iniziativa privata, libera come mai prima, senza vincoli né controparti. Era questa in fondo, l’idea di “democrazia negoziale”
nella testa del neo presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. Con
sullo sfondo la gestione delle decine di miliardi che potrebbero
arrivare dai fondi europei per la “ricostruzione”, dal Mes, ecc.
Nessun commento:
Posta un commento