martedì 25 novembre 2014

Sfruttamento di minori e paghe da fame, scoperto un giro di lavoro nero tra alberghi e ristoranti

Oltre 2.700 studenti, alcuni minorenni, di scuole alberghiere sono stati irregolarmente impiegati in alberghi e ristoranti, grazie alla formula dell'alternanza scuola-lavoro prevista dai programmi di studi. L’ultima inchiesta della Guardia di Finanza ha portato alla luce un giro spaventoso di lavoro nero e sfruttamento nel settore turistico a livello nazionale, ed anche di intermediazione di manodopera. Su richiesta dei ristoratori e albergatori, veniva fatta sottoscrivere agli studenti una "lettera di incarico", nella quale veniva definito l'impiego, per un periodo determinato, di un numero di studenti occorrenti alle strutture di ristorazione e alberghiere, al costo di 60 euro per studente a settimana lavorativa. Ristoratori e albergatori potevano impiegare per le proprie necessità (soprattutto nei periodi di maggiore concentrazione di cerimonie) una forza lavoro a basso costo, senza oneri contributivi, con la conseguente illecita concorrenza a danno degli altri operatori del settore.
A capo della piramide due società fittiziamente residenti a San Marino e in Svizzera, con una evasione fiscale per un milione di euro.Coinvolti decine tra istituti scolastici in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Lazio, e ristoranti e alberghi di Trentino A.A., Veneto, Puglia, Sicilia, Umbria, Abruzzo, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Sardegna. Le due società, secondo le indagini, di fatto hanno svolto attività di intermediazione interponendosi illecitamente tra studenti e alberghi. Per la somministrazione fraudolenta di manodopera è prevista la sanzione pari a 70 euro per giorno d'impiego per studente e, considerato che ciascun studente è stato impiegato in media per quindici giorni, la sanzione potrà arrivare sino ad un massimo di 2,6 milioni.
Ovviamente non è la prima volta che vengono scoperte realtà del genere. Finora i controlli, però, erano stati tutti locali. Questa estate sulla riviera romagnola furono portate alla luce realtà di lavoro con minorenni sfruttati per 16 ore al giorno, lavoratori e lavoratrici costretti a turni estenuanti e fatti dormire nei bagni, cibo scaduto servito ai clienti.
L’Istituto Nazionale di Statistica quantifica il valore aggiunto prodotto dal sommerso economico compreso tra i 217 e i 228 miliardi di euro, tra il 18,2 e il 19,1% del Pil. Ed è proprio nel settore “alberghi, bar, ristoranti e pubblici esercizi che si raggiunge il top. Gli ultimi dati di questo settore, del 2005, annunciano che in questo settore l’economia sommersa è del 56,8%.

Nessun commento:

Posta un commento