venerdì 7 febbraio 2020

Sanders ha più voti, l’establishment gli dichiara guerra

L’establishment è conservatore ovunque. E si riconosce soltanto nei conservatori, di qualsiasi Paese siano espressione.
La ridicola faccenda delle primarie democratiche nello stato dell’Iowa lo confermano. Non solo ci sono voluti tre giorni per conteggiare – o “aggiustare”, come molti scrivono – i risultati finali dei caucus, ma anche a scrutini chiusi i resoconti somigliano da vicino ai “racconti” con cui si cerca di imbrogliare il pubblico.
Basti pensare che, in questo momento, lo scrutinio è stato così confuso che lo stesso Partito Democratico ha chiesto di ricontare le schede, perché non ci si capisce niente. Ma andiamo avanti con l’analisi, “come se” fosse tutto regolare.
Prendiamo i risultati: il “socialista” Bernie Sanders prende più voti popolari di tutti (45.826 voti, il 26,6%), mentre il “giovane conservatore” Pete Buttigieg ne raccoglie 43.195 (il 25%). In un sistema proporzionale, Sanders avrebbe vinto. Di poco, ma vinto. Come dice lo stesso Bernie: “Da dove vengo io, chi prende più voti vince…”.
E invece anche nelle primarie Usa spadroneggia il “maggioritario” e quindi quei voti si contano “contea per contea”, per assegnare i delegati che rappresenteranno l’Iowa nel gran calderone finale per la scelta del candidato democratico alla Presidenza degli Stati Uniti. E siccome i sostenitori di Buttigieg erano distribuiti in modo più omogeneo tra le varie contee, mentre quelli di Sanders erano tantissimi in alcune, molto meno in altre, ecco che in termini di delegati la situazione si rovescia: Buttigieg ha ottenuto 564 delegati contro i 562 di Sanders: 26,2% contro 26,1.
Una persona normale direbbe: “è finita pari”. Cosa vuoi che contino due delegati in confronto alle decine di migliaia che alla fine decideranno chi sarà il candidate?
Logico per una persona normale, non i i giornali dell’establishment.
Una piccola rassegna vi aiuterà a capire.
Agenzia Ansa (quella che dà l’imprinting all’informazione nazionale): Usa 2020: Iowa, Buttigieg vince di misura (non si menzionano i voti popolari, solo i delegati “vinti”)
Repubblica: Il trionfo di Buttigieg spiazza i democratici “Sono come Obama”. Sobrio, obbiettivo, per nulla “schierato”… o no? Meno voti e due delegati in più bastano per fare un “trionfo”. E meno male che la firma è “prestigiosa”, quella di tal Federico Rampini…
SkyTg24: Usa 2020, caucus Iowa: Buttigieg batte Sanders di un soffio. Ma c’è incognita riconteggio (stessa “distrazione” dell’Ansa, ma almeno non si canta vittoria spudoratamente)
Il Post: Alle primarie dei Democratici in Iowa, con il 100 per cento dei voti scrutinati, non è ancora stato dichiarato un vincitore (molto più serio e professionale).
Pudico silenzio sulle altre testate…
Se volevate sapere per chi tifa l’establishment, ora vi è chiaro. Il vecchio Sanders non avrà vita facile, neanche nel mondo della sedicente “libera informazione”…

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