La Sardegna e la Cina sono ancora più
vicine. Il viaggio del presidente Xi Jinping dello scorso mese di
novembre ha fatto da apripista. In questi giorni, su iniziativa della
Regione e grazie alla collaborazione di UnionCamere Sardegna, 16 tour
operator e agenti di viaggio cinesi, prevalentemente del segmento del
lusso, visiteranno il sud dell’isola per un educational tour che
ripercorre, ampliandolo, l’itinerario seguito dalla delegazione
presidenziale.
A fare le presentazioni della
destinazione Sardegna agli operatori asiatici, sono stati l’assessore al
Turismo Barbara Argiolas e il presidente regionale di UnionCamere,
Agostino Cicalò.
“È un momento importante, dichiara
Argiolas, perché ci presentiamo a un mercato grande e complesso come
quello cinese e abbiamo bisogno di confrontarci con agenzie e tour
operator per conoscere meglio il turista cinese e creare le condizioni
per ospitarlo al meglio”.
“La Cina, aggiunge l’assessore al
Turismo, è un mercato di grande interesse, praticamente ancora
inesplorato: la visita del presidente Xi Jinping ha suscitato grande
curiosità verso la nostra isola e questo educational ci aiuterà a capire
anche come possiamo diventare una destinazione di appeal per i
viaggiatori cinesi”.
Il più grande mercato dell’Asia alletta
molto UNIONCAMERE, la cui scommessa di puntare sui mercati esteri, si
sta rivelando vincente.
“I mercati stranieri, dice Agostino
Cicalò, sono quelli che ci stanno dando maggiori soddisfazioni e l’avvio
dei contatti con la Cina è molto importante trattandosi di un mercato
dai grandi numeri. Questa è la strada da percorrere, visti i risultati
di quest’anno e degli anni precedenti e puntiamo a vedere i primi
risultati già nei prossimi mesi”.
Strategico è il settore turistico. Tra
le preferenze dei viaggiatori cinesi, spiega Argiolas, “l’Europa è in
crescita e gli esperti ritengono che l’area mediterranea sarà la meta di
tendenza del prossimo anno. I numeri della Sardegna finora sono stati
modesti ma con un forte trend positivo che dobbiamo valorizzare, tanto
più che il 2018 sarà l’Anno del turismo Europa-Cina: nel 2016 abbiamo
avuto 20.512 presenze dalla Repubblica popolare cinese, molto più del
doppio rispetto alle 9.300 del 2015, con una permanenza media di sei
giorni e mezzo. È ancora poco ma la visita del presidente cinese può
essere per noi un importante elemento di attrazione”.
La delegazione di tour operator e
agenzie di viaggio cinesi è composta dai rappresentanti di 12 aziende
che operano nei più importanti segmenti: dal luxury al lifestyle, dal
MICE (Meetings, Incentives, Conventions e Exhibitions) al wedding, dal
business ai viaggi personalizzati più una rappresentanza della stampa
specializzata.
Nei quattro giorni in terra sarda, la
delegazione visiterà le rovine di Nora, proposta sia come destinazione
di interesse culturale ma anche come location per matrimoni (le Terme
antiche). Poi visite alla città di Cagliari e alle sue attrazioni: tra
le altre, il Museo archeologico e il Museo etnografico della Cittadella
dove, grazie alla presenza di alcuni gruppi in abito tradizionale, i
partecipanti all’educational ammireranno la straordinaria fattura dei
vestiti e dei gioielli della tradizione. Nel tour saranno comprese anche
escursioni in altre località del sud dell’isola, come il villaggio
nuragico di Barumini, e alcuni incontri alla scoperta delle specialità
enogastronomiche.
“La grande crescita economica della Cina
negli ultimi dieci anni, dice ancora Barbara Argiolas, ha creato una
fascia di turisti che, secondo le valutazioni degli esperti, sono tra
quelli che spendono di più al mondo, viaggiano sempre più spesso
all’estero e, negli ultimi tempi, oltre a monumenti e shopping, vanno
alla ricerca di esperienze di vita locali. L’elemento più interessante
riguarda la composizione anagrafica: i cinesi che viaggiano sono o
giovani, nati negli anni Novanta, oppure persone over 55 con la famiglia
al seguito”.
L’educational con tour operator e
agenzie di viaggio rientra nella strategia del governo regionale di
intensificazione dei rapporti tra la Sardegna e la Repubblica popolare
cinese, che, tra le altre cose, ha anche portato all’insediamento di un
centro di ricerca del gigante tecnologico Huawei nel polo tecnologico
del CRS4 a Pula.
Nessun commento:
Posta un commento