Ha pensato bene di presentarlo in Giappone la nostra Ministra
Giannini, quella che di Scuola se ne intende quanto Razzi se ne intende
di lingua italiana, il suo Progetto "Scuola al centro". “Vogliamo
lasciare aperti gli istituti medi e superiori durante l'estate e la
domenica per i ragazzi che restano a casa e finiscono a passare le
giornate per strada. Si potranno usare per fare sport, musica e
laboratori. E ai docenti un piccolo compenso aggiuntivo". Così ha detto
la sostenitrice del Family day, la famiglia unita, la famiglia che
vince. Cara Ministra ma lo sa che abbiamo scuole fatiscenti, non
sicure, fredde l’inverno e forni crematori durante l’estate? Forse lei
non lo sa, perché durante l’estate va in barca a prendersi il sole
mostrando le sue belle chiappe chiare, ma noi che viviamo tutti i giorni
in quelle Scuole che da un giorno all’altro crolleranno sul nostro
idealismo, sappiamo che questo suo progetto, guarda caso, è stato
lanciato proprio prima dell’elezioni a Sindaco in varie città. E noi
insegnanti conosciamo bene i vostri bonus, i vostri premi che non
pensano all’innalzamento della classe docente o a sollevare l’immagine
pubblica degli insegnanti da voi calpestata e umiliata. Questo
servirebbe solo a continuare a detenere un potere che noi cittadini non
abbiamo mai contribuito a darvi. Ve lo siete presi da soli, di nascosto e
non legittimati da una sovranità popolare. Forse Lei che di Scuola non
se ne intende, pensa che noi docenti possiamo diventare da Insegnanti di
Lettere, Matematica e tutte le altre Scienze che trasmettiamo con
competenza e passione, in animatori di villaggi turistici, ballerini
scatenati di “zamba” o coach di King - box? Questo non è un compito da
Insegnante ma da baby- sitter, badanti, sorveglianti. Fermo restando che
in ogni paese ci sono attività svolte da parrocchie e associazioni di
volontariato per impegnare i ragazzi durante l'estate, centri estivi che
occupano le Scuole, dove troverebbe collaboratori scolastici pronti ad
immolarsi per i vostri voti da spartirvi in un Ottobre che comunque vi
vedrà soccombere sotto un’Italia martoriata e derisa, schernita e
beffata da una ciurma di indagati?. Lei che insieme all’Onerovole
Toccafondi difendete le Scuole private e usate gli oratori come stage
per l’alternanza scuola-lavoro, perché non scritturate, per questa
macchietta degna dell’immensa e oramai superata dalle vostre oscenità,
Gelmini, i vostri giovani che stanno imparando la “politica”, così
capirebbero dal vivo cosa vuol dire educare, rispettare, creare
identità, consapevolezza, libertà, pensiero critico, a ragazzi che
stanno già per nove mesi nei banchi la mattina e tante volte si fermano
fino alle cinque per il dopo-scuola? Voi sapreste con un minimo compenso
e un’estate burlata dalle vostre fantozziane sciocchezze, arricchire un
ragazzo che forse avrebbe bisogno della sua famiglia, dell’abbraccio
della sua casa, la voglia di riprendersi le sue origini almeno per
sentire il profumo della sua stanza, della sua cameretta, del suo
essere?
E questa richiesta viene da un esponente di una classe politica che brilla per le sue assenze in Parlamento, Senato e in tutte le sedi regionali e provinciali. Proprio come noi insegnanti che alle 7,40 siamo pronti nonostante Lei e tutti i distruttori della Scuola Pubblica a ricominciare un altro giorno in un altro inizio? Ma perché non avete pensato anche alla notte? Potremo diventare disk-jockey e fare un progetto :”Ballando sotto le stelle travolti in un’ insolita scuola d’Agosto”. Cara Ministra venite con noi a fare l'estate a scuola e venite a visitare ogni mercoledì come aveva promesso il suo ducetto una Scuola. Vi promettiamo trombette e cotillon, grandi emozioni e simpaticissimi gavettoni. Sappia che dobbiamo dare un po’ di svago a questi ragazzi, che tra qualche anno dovranno lavorare giorno e notte per tirare avanti nel Paese delle banane e avranno come ricompensa un fine trattamento pensionistico mai. Riqualificate le periferie e i quartieri dando la possibilità di vivere a questi ragazzi che hanno un avvenire che non ha né principio, né avvio e un presente astante e scarno di ogni valore. Invece di tutti questi abbagli per colpire la pancia di chi ci vuole gli unici colpevoli di una società malata, ridateci quello che è nostro. Un contratto scaduto e che non vede prospettiva, arretrati, ore gratis di supplenze, recupero minuti, ore di lavoro a casa e a Scuola per programmare, migliorare, affinare, arricchire, incrementare tutto quello che voi screditate giornalmente con livore e accanimento terapeutico. Avete distrutto decenni di battaglie sindacali, livellandoci a ladri di stipendi e antagonisti del bene del Paese. Il nostro orgoglio ora, perché allievo e discente della nostra categoria, si chiama, Alessio Grancagnolo che ha mostrato una copia della Costituzione a Boschi: "E' stata scritta da personaggi di indubbia caratura culturale e morale, che probabilmente mancano ad alcuni esponenti di questa maggioranza: addossare alla Costituzione tutti i problemi di questo Paese è pura demagogia costituzionale". Il rettore, Giacomo Pignataro, non ha fatto concludere l'intervento allo studente, togliendogli la parola: "Non si fanno interventi propagandistici negli atenei" Questa non è propaganda è solo verità. Ma ormai in quest’Italia dove non si capisce il nesso tra democrazia e asservimento politico, la realtà va censurata. Ma per poco. Ad Ottobre l’autenticità dei nostri pensieri si tramuterà in boomerang verso chi ci vorrebbe ciechi, sordi, e privi di coscienza. A presto rivederci Signora Ministra e non certo a Scuola, ma nel nostro mondo. Quello che vi relegherà nelle cose da dimenticare.
E questa richiesta viene da un esponente di una classe politica che brilla per le sue assenze in Parlamento, Senato e in tutte le sedi regionali e provinciali. Proprio come noi insegnanti che alle 7,40 siamo pronti nonostante Lei e tutti i distruttori della Scuola Pubblica a ricominciare un altro giorno in un altro inizio? Ma perché non avete pensato anche alla notte? Potremo diventare disk-jockey e fare un progetto :”Ballando sotto le stelle travolti in un’ insolita scuola d’Agosto”. Cara Ministra venite con noi a fare l'estate a scuola e venite a visitare ogni mercoledì come aveva promesso il suo ducetto una Scuola. Vi promettiamo trombette e cotillon, grandi emozioni e simpaticissimi gavettoni. Sappia che dobbiamo dare un po’ di svago a questi ragazzi, che tra qualche anno dovranno lavorare giorno e notte per tirare avanti nel Paese delle banane e avranno come ricompensa un fine trattamento pensionistico mai. Riqualificate le periferie e i quartieri dando la possibilità di vivere a questi ragazzi che hanno un avvenire che non ha né principio, né avvio e un presente astante e scarno di ogni valore. Invece di tutti questi abbagli per colpire la pancia di chi ci vuole gli unici colpevoli di una società malata, ridateci quello che è nostro. Un contratto scaduto e che non vede prospettiva, arretrati, ore gratis di supplenze, recupero minuti, ore di lavoro a casa e a Scuola per programmare, migliorare, affinare, arricchire, incrementare tutto quello che voi screditate giornalmente con livore e accanimento terapeutico. Avete distrutto decenni di battaglie sindacali, livellandoci a ladri di stipendi e antagonisti del bene del Paese. Il nostro orgoglio ora, perché allievo e discente della nostra categoria, si chiama, Alessio Grancagnolo che ha mostrato una copia della Costituzione a Boschi: "E' stata scritta da personaggi di indubbia caratura culturale e morale, che probabilmente mancano ad alcuni esponenti di questa maggioranza: addossare alla Costituzione tutti i problemi di questo Paese è pura demagogia costituzionale". Il rettore, Giacomo Pignataro, non ha fatto concludere l'intervento allo studente, togliendogli la parola: "Non si fanno interventi propagandistici negli atenei" Questa non è propaganda è solo verità. Ma ormai in quest’Italia dove non si capisce il nesso tra democrazia e asservimento politico, la realtà va censurata. Ma per poco. Ad Ottobre l’autenticità dei nostri pensieri si tramuterà in boomerang verso chi ci vorrebbe ciechi, sordi, e privi di coscienza. A presto rivederci Signora Ministra e non certo a Scuola, ma nel nostro mondo. Quello che vi relegherà nelle cose da dimenticare.
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