mercoledì 23 dicembre 2015

Strage di Bologna, la rabbia dei famigliari: "Il Governo ha mentito su risarcimento, depistaggi e desecretazione"

Depistaggio, risarcimenti e declassificazione degli atti. Su terrorismo e stragi, "il Governo continua a non mantenere le promesse e a prendere in giro i familiari delle vittime”. Paolo Bolognesi, deputato del Pd e presidente dell’associazione dei famigliari delle vittime della strage di Bologna, si scaglia contro la legge di Stabilità. Nel testo che sta per essere approvato dal Senato, infatti, non c’è traccia di norme e poste di bilancio su questi argomenti. “Nessun emendamento per risolvere definitivamente le criticita' per la completa attuazione della legge 206 del 2004, quella sui risarcimenti", dice. "Nonostante gli impegni presi a Bologna, nell'anniversario della strage, le riunioni fatte con il sottosegretario Claudio De Vincenti, i vertici dell'Inps e del ministero degli Interni ai quali abbiamo illustrato i problemi e le possibili soluzioni per rendere completamente attuabile la legge sui risarcimenti alle vittime, niente e' stato fatto, neppure un provvedimento amministrativo", tuona Bolognesi. E cosi' ora, "se non seguiranno dei fatti da parte del Governo, che deve solo produrre dei fatti e non dei tavoli, vorra' dire che faremo delle cause legali su ogni aspetto che ci viene negato", annuncia Bolognesi. Leggi e norme per i benefici delle vittime di strage e terrorismo ci sono, "e chi dovrebbe farle funzionare invece crea ostacoli; ci sono funzionari che non vogliono assumersi le loro responsabilità, che chiedono pareri all'Avvocatura di Stato... con questo sistema, prima di venire a capo di alcune questione ci abbiamo messo anche 11 anni di tempo", sbotta Bolognesi. Ora pero' basta. Si meditano le cause dato che ci si aspettava che il Governo "presentasse un emendamento per risolvere definitivamente questa vergognosa situazione e, invece, nella legge di stabilita' non e' stato inserito neanche un rigo in favore delle vittime. E questa e' una delle tre promesse mancate che denunciamo da mesi", attacca Bolognesi. E per le quali su web e' stata lanciata una petizione che ha ottenuto oltre 2.300 firme. Allo stesso modo, "attendiamo ancora l'approvazione della legge sul reato di depistaggio, definita dal Governo, il 2 agosto, una priorita', ma ancora bloccata al Senato". Al palo, continua Bolognesi, e' pure "la soluzione delle criticita' relative alla declassificazione degli atti sulle stragi, di cui abbiamo parlato inutilmente in piu' riunioni". Di fronte alle giustificazioni prodotte nei giorni scorsi dal ministro Boschi, Bolognesi torna alla carica. "Probabilmente a Boschi hanno riferito 'altro' rispetto alla realta' scoordinata e omissiva del versamento dei documenti, conosciuta e segnalata al Governo, da quasi due anni, da tutti i familiari delle vittime di terrorismo e stragi". Recentemente, con una lettera, le associazioni 2 agosto, Ustica, piazza della Loggia e Rete degli archivi hanno denunciato "il rifiuto di alcuni Enti di versare le copie digitali dei documenti" e il mancato deposito di "fascicoli intestati ad esecutori e depistatori delle stragi perche' 'la direttiva e' per episodi e non nominativa'". E allora, domanda, a che serve "essere disponibili a dialogo e confronto, se manca il rispetto dei familiari delle vittime e dei loro diritti? Vedremo se il 9 maggio, giornata nazionale della memoria, e il 2 agosto, il Governo verra' a parlarci di cio' che ha fatto o a raccontarci altre balle".

Nessun commento:

Posta un commento