Depistaggio, risarcimenti e declassificazione degli atti. Su terrorismo e
stragi, "il Governo continua a non mantenere le promesse e a prendere
in giro i familiari delle vittime”. Paolo Bolognesi, deputato del Pd e
presidente dell’associazione dei famigliari delle vittime della strage
di Bologna, si scaglia contro la legge di Stabilità. Nel testo che sta
per essere approvato dal Senato, infatti, non c’è traccia di norme e
poste di bilancio su questi argomenti. “Nessun emendamento per risolvere
definitivamente le criticita' per la completa attuazione della legge
206 del 2004, quella sui risarcimenti", dice. "Nonostante gli impegni
presi a Bologna, nell'anniversario della strage, le riunioni fatte con
il sottosegretario Claudio De Vincenti, i vertici dell'Inps e del
ministero degli Interni ai quali abbiamo illustrato i problemi e le
possibili soluzioni per rendere completamente attuabile la legge sui
risarcimenti alle vittime, niente e' stato fatto, neppure un
provvedimento amministrativo", tuona Bolognesi. E cosi' ora, "se non
seguiranno dei fatti da parte del Governo, che deve solo produrre dei
fatti e non dei tavoli, vorra' dire che faremo delle cause legali su
ogni aspetto che ci viene negato", annuncia Bolognesi. Leggi e norme per
i benefici delle vittime di strage e terrorismo ci sono, "e chi
dovrebbe farle funzionare invece crea ostacoli; ci sono funzionari che
non vogliono assumersi le loro responsabilità, che chiedono pareri
all'Avvocatura di Stato... con questo sistema, prima di venire a capo di
alcune questione ci abbiamo messo anche 11 anni di tempo", sbotta
Bolognesi. Ora pero' basta. Si meditano le cause dato che ci si
aspettava che il Governo "presentasse un emendamento per risolvere
definitivamente questa vergognosa situazione e, invece, nella legge di
stabilita' non e' stato inserito neanche un rigo in favore delle
vittime. E questa e' una delle tre promesse mancate che denunciamo da
mesi", attacca Bolognesi. E per le quali su web e' stata lanciata una
petizione che ha ottenuto oltre 2.300 firme. Allo stesso modo,
"attendiamo ancora l'approvazione della legge sul reato di depistaggio,
definita dal Governo, il 2 agosto, una priorita', ma ancora bloccata al
Senato". Al palo, continua Bolognesi, e' pure "la soluzione delle
criticita' relative alla declassificazione degli atti sulle stragi, di
cui abbiamo parlato inutilmente in piu' riunioni". Di fronte alle
giustificazioni prodotte nei giorni scorsi dal ministro Boschi,
Bolognesi torna alla carica. "Probabilmente a Boschi hanno riferito
'altro' rispetto alla realta' scoordinata e omissiva del versamento dei
documenti, conosciuta e segnalata al Governo, da quasi due anni, da
tutti i familiari delle vittime di terrorismo e stragi". Recentemente,
con una lettera, le associazioni 2 agosto, Ustica, piazza della Loggia e
Rete degli archivi hanno denunciato "il rifiuto di alcuni Enti di
versare le copie digitali dei documenti" e il mancato deposito di
"fascicoli intestati ad esecutori e depistatori delle stragi perche' 'la
direttiva e' per episodi e non nominativa'". E allora, domanda, a che
serve "essere disponibili a dialogo e confronto, se manca il rispetto
dei familiari delle vittime e dei loro diritti? Vedremo se il 9 maggio,
giornata nazionale della memoria, e il 2 agosto, il Governo verra' a
parlarci di cio' che ha fatto o a raccontarci altre balle".
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