La guerra moderna non si combatte più solamente con le armi, ma anche a
suon di informazioni, soprattutto false, confezionate per screditare un
avversario oppure per avvalorare una tesi che, in realtà, non
corrisponde minimamente ai fatti. Prendiamo per esempio il recente caso
dei Panama Papers, confezionati – con ogni probabilità – per screditare
il Cremlino. Doveva essere il caso mediatico dell’anno. Prime pagine sui
giornali per qualche giorno, poi basta.
Tutto finito nel dimenticatoio. Ma come è possibile tutto questo? In
gergo, si chiama “character assassination“, ovvero il tentativo di
diffamare una persona al fine di distruggere la fiducia del pubblico nei
suoi confronti.
La rivoluzione in Ucraina è un altro esempio di “character assassination”. Pensiamo alle prime pagine dei giornali di febbraio 2014. Chi manifestava a Maidan lo faceva in nome della libertà e contro un regime corrotto. Viktor Yanukovich era oggettivamente finito, questo va detto, ma non possiamo credere alla storia delle rivolte spontanee.
La rivoluzione in Ucraina è un altro esempio di “character assassination”. Pensiamo alle prime pagine dei giornali di febbraio 2014. Chi manifestava a Maidan lo faceva in nome della libertà e contro un regime corrotto. Viktor Yanukovich era oggettivamente finito, questo va detto, ma non possiamo credere alla storia delle rivolte spontanee.
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