Ancora
una volta la politica al servizio delle grandi opere inutili si nutre
del sostegno della peggiore corruttela. L’arresto di Marcello De Vito
del M5S, Presidente del Consiglio Comunale di Roma, coinvolto sulla
inchiesta delle tangenti per sostenere la cementificazione di Tor di
Valle con annesso lo stadio, insieme alla costruzione di un albergo
presso la ex stazione ferroviaria di Trastevere e alla speculazione
sulll’area degli ex Mercati Generali di Ostiense, è la prova provata che
nulla è cambiato e che tutto prosegue nel solco dei soli interventi
speculativi e inutili nella capitale, che ingrassano sempre i soliti,
ora con l’aggiunta di qualcuno nuovo.
A
Roma occorre il rilancio delle periferie, un trasporto pubblico che
funzioni e che risponda alle esigenze di chi ci lavora e di chi ci
viaggia, una mobilità sostenibile e sicura per i pendolari e non
l’autostrada Roma-Latina, la sicurezza delle scuole pubbliche, un piano
virtuoso dei rifiuti con l’estensione ovunque della differenziata spinta
porta a porta, la liberazione dal diffuso lavoro nero e precario che
vive dei mancati controlli ispettivi.
Potere
al Popolo non smetterà di denunciare e lottare per un progetto che veda
finalmente Roma libera dalla corruzione e rispettosa dei suoi abitanti,
per una vera riqualificazione urbana e per un pieno riscatto di chi
oggi in questa città è sfruttato ed emarginato.
La novità millantata del M5S era un bluff e come tale deve essere smascherata.
Da
Roma abbiamo un motivo in più per partecipare alla manifestazione
nazionale di sabato 23 marzo contro le grandi opere inutili e per il
clima.
Potere
al Popolo propone una assemblea in piazza del Campidoglio – la prossima
settimana – per ribadire la necessità di un cambiamento di priorità e
di rotta nelle scelte politiche di governo della città.
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