La Corte Costituzionale deciderà sull'ammissibilità del referendum
contro la riforma pensioni Fornero. Intanto dal 1 gennaio 2015 sono
entrata in vigore una serie di novità: ecco quali sono Riforma
pensioni Fornero del 2012, ma anche pensione anticipata, d’oro,
rivalutazione automatica Inps, contributi per le gestione separata sono
alcune delle novità in vigore nel settore previdenziale dal 1 gennaio
2015. Facciamo il punto
Riforma pensioni Fornero 2012: verso il referendum
La riforma pensioni Fornero del 2012 potrebbe essere modificata. E’ attesa per oggi infatti, mercoledì 14 gennaio 2015, la decisione della Corte Costituzionale sull’ammissibilità del referendum proposto dalla Lega per l’abrogazione dell’intera riforma. Referendum che, se ammesso, avrebbe l’appoggio anche della CGIL come ha detto il segretario Susanna Camusso: “È urgente rimediare a questa follia del prolungamento infinito dell’età di pensionamento. Sarebbe utile che il governo aprisse un confronto con noi per cambiare la legge e se non lo farà neppure per evitare l’eventuale referendum – avverte – voteremo sì”.
Riforma pensioni 2015: le novità in sintesi
Intanto dal 1 gennaio 2015 sono entrata in vigore una serie di novità che riguardano le pensioni grazie alla Legge di Stabilità. Vediamole in sintesi:
pensione anticipata: introdotta una deroga alle penalità sugli assegni INPS per chi accede alla pensione in anticipo prima dei 62 anni. Per questi soggetti la penalità è cancellata, ma solo se maturano il requisito contributivo entro il 31 dicembre 2017. Quindi l’accesso alla pensione anticipata nel triennio 2016-2018 sarà subordinato al raggiungimento di 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, Dopo il 2017 tornano le penalità introdotte dalla riforma pensioni 2012 ( Si rinvia a
limite trattamenti pensionistici: cambia il calcolo dei trattamenti pensionistici per chi, al 31 dicembre 2011, rientrava nel sistema di calcolo retributivo. L’importo della pensione per questi soggetti non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l’applicazione delle regole di calcolo valevoli prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero
pensioni d’oro: per le pensioni sopra i 300mila euro si applica un prelievo del 3% ma solo sugli assegni che già non subiscono il ticket
TFR busta paga: il trattamento di fine rapporto si potrà chiedere in anticipo nella busta paga da marzo altrimenti si sceglie di destinarlo ai fondi pensione o alle aziende.
Fondi pensione: l’imposta sostitutiva sul risultato di gestione dei fondi di previdenza integrativa passa dall’11,5 al 205
Tra le altre novità in tema previdenziale troviamo:
opzione donna: quest’anno ci potrebbe essere un allungamento del periodo utile alle donne per andare in pensione a 57 o 58 anni e 3 mesi, a condizione che l’assegno mensile sia calcolato con il sistema di calcolo contributivo, anziché misto.
Rivalutazione automatica Inps: l’adeguamento all’inflazione delle pensioni per il2 015 è dello 0,3% a cui si aggiunge il recupero negativo tra inflazione programmata e quella realmente calcolata a consuntivo dell’Istat. Il trattamento minimo delle pensioni dei lavoratori autonomi nel 2015 è di 502,39 euro, gli assegni vitalizi passano a 286,37 euro, le pensioni sociali a 369,63 euro e gli assegni sociali a 448,52 euro.
Contributi gestione separata 2015: in aumento le aliquote da versare alla gestione separata dal 28,72% (27,72% per i professionisti) al 30,72%. (Si rinvia Gestione separata INPS, contributi in aumento dal 1 gennaio 2015)
Riforma pensioni Fornero 2012: verso il referendum
La riforma pensioni Fornero del 2012 potrebbe essere modificata. E’ attesa per oggi infatti, mercoledì 14 gennaio 2015, la decisione della Corte Costituzionale sull’ammissibilità del referendum proposto dalla Lega per l’abrogazione dell’intera riforma. Referendum che, se ammesso, avrebbe l’appoggio anche della CGIL come ha detto il segretario Susanna Camusso: “È urgente rimediare a questa follia del prolungamento infinito dell’età di pensionamento. Sarebbe utile che il governo aprisse un confronto con noi per cambiare la legge e se non lo farà neppure per evitare l’eventuale referendum – avverte – voteremo sì”.
Riforma pensioni 2015: le novità in sintesi
Intanto dal 1 gennaio 2015 sono entrata in vigore una serie di novità che riguardano le pensioni grazie alla Legge di Stabilità. Vediamole in sintesi:
pensione anticipata: introdotta una deroga alle penalità sugli assegni INPS per chi accede alla pensione in anticipo prima dei 62 anni. Per questi soggetti la penalità è cancellata, ma solo se maturano il requisito contributivo entro il 31 dicembre 2017. Quindi l’accesso alla pensione anticipata nel triennio 2016-2018 sarà subordinato al raggiungimento di 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, Dopo il 2017 tornano le penalità introdotte dalla riforma pensioni 2012 ( Si rinvia a
limite trattamenti pensionistici: cambia il calcolo dei trattamenti pensionistici per chi, al 31 dicembre 2011, rientrava nel sistema di calcolo retributivo. L’importo della pensione per questi soggetti non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l’applicazione delle regole di calcolo valevoli prima dell’entrata in vigore della riforma Fornero
pensioni d’oro: per le pensioni sopra i 300mila euro si applica un prelievo del 3% ma solo sugli assegni che già non subiscono il ticket
TFR busta paga: il trattamento di fine rapporto si potrà chiedere in anticipo nella busta paga da marzo altrimenti si sceglie di destinarlo ai fondi pensione o alle aziende.
Fondi pensione: l’imposta sostitutiva sul risultato di gestione dei fondi di previdenza integrativa passa dall’11,5 al 205
Tra le altre novità in tema previdenziale troviamo:
opzione donna: quest’anno ci potrebbe essere un allungamento del periodo utile alle donne per andare in pensione a 57 o 58 anni e 3 mesi, a condizione che l’assegno mensile sia calcolato con il sistema di calcolo contributivo, anziché misto.
Rivalutazione automatica Inps: l’adeguamento all’inflazione delle pensioni per il2 015 è dello 0,3% a cui si aggiunge il recupero negativo tra inflazione programmata e quella realmente calcolata a consuntivo dell’Istat. Il trattamento minimo delle pensioni dei lavoratori autonomi nel 2015 è di 502,39 euro, gli assegni vitalizi passano a 286,37 euro, le pensioni sociali a 369,63 euro e gli assegni sociali a 448,52 euro.
Contributi gestione separata 2015: in aumento le aliquote da versare alla gestione separata dal 28,72% (27,72% per i professionisti) al 30,72%. (Si rinvia Gestione separata INPS, contributi in aumento dal 1 gennaio 2015)
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